VINTAGE E ETICO, LE STRATEGIE GLAM PER UN ABITO DA SPOSA ECO-FRIENDLY
venerdì, settembre 18, 2020 È l’abito dei sogni, ma troppo spesso destinato ad un’unica apparizione sulle scene, quindi, perché non noleggiarlo? Budget ridotto, possibilità di scegliere anche abiti Haute Couture e un circolo virtuoso di sostenibilità che si rigenera ad ogni Sì. Una scelta, questa, già diffusa all’estero e possibile in Italia grazie a siti come Drexcode. Abito da sposa nuovo, ma sostenibile? Un compromesso possibile soprattutto grazie ai nuovi trend che vedono gli stilisti sempre più impegnati a creare collezioni rispettose dell’ambiente. Ed ecco che scendono in campo abiti da sposa realizzati con tessuti di riciclo e tinte naturali come quelli di Elisabetta Delogu e dell’atelier Larimeloon che, per le loro collezioni, propongono modelli dall’animo retrò e toni pastello. Chi non poteva mancare? Ovviamente lei, Stella McCartney, da sempre attenta ad una moda etica e che per la sua prima capsule collection ha scelto una viscosa sostenibile e Made in Italy.
Se Carrie Bradshaw, in Sex & the City, aveva puntato tutto su un abito da sposa vintage (prima di cedere alle lusinghe di Vivienne Westwood) c’era un motivo, un vestito nuovo è sempre una meraviglia per gli occhi, ma ridare vita e stile ad un abito già indossato da qualcun altro è quella sfida a cui nessuna fashionista che si rispetti può sottrarsi.
Mio, ma per 24 ore!
Nuovo, ma etico!
Foto Cover: Photo by Jeff Trierweiler on Unsplash
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